La villa Bicocca degli Arcimboldi, nasce, intorno alla metà del XV secolo,
come cascina padronale e residenza rurale collegata ad un podere.
La residenza si sviluppa su due piani di pianta rettangolare,
con una lunghezza di 40 metri e larghezza 13.
Gli affreschi, al suo interno, rappresentano gli svaghi e
le occupazioni delle dame di corte, vengono considerati
uno dei migliori cicli di affreschi del quattrocento.
L'edificio si presenta con una struttura mista ed è caratterizzato
sia da elementi rustici sia cittadini.
All'origine, la villa era di propietà degli Arcimboldi,
ma dopo la loro morte, passò nelle mani
prima della famiglia Arconati, poi Busca e infine ai Sormani.
Dopo un periodo di degrado, la residenza passò
in mano definitivamente, almeno fino ad oggi, al gruppo Pirelli.
Restaurata negli anni novanta dall'architetto Piero Castellini
è uno dei rari esempi di architettura civile di campagna
quattrocentesca giunti sino a noi.
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