Fontana del Piermarini fu la prima fontana di Milano,
comparsa verso la fine del '700 e voluta da
Maria Teresa d'Austria proprio in quel luogo,
dal quale fu sloggiato il "verzee" (mercato ortofrutticolo)
dell'Arcivescovo.
L'opera venne affidata dal conte Carlo di Firmian,
plenipotenziario dell'imperatrice,
a Giuseppe Piermarini (1734-1808),
che dal 1770 era "imperial regio architetto".
Nello splendido progetto egli sarà affiancato
da un altro artista dell'Accademia di Brera,
lo scultore Giuseppe Franchi, autore delle sirene e dei delfini
che ornano la fontana, posta in opera tra il 1781 e il 1782
nell'ambito di un progetto più ampio di risistemazione della piazza.
Lo stile è neoclassico, nobile e sereno, chiaro esempio
della maestria del Piermarini.
La fontana è composta da tre vasche sovrapposte,
in granito rosa di Baveno.
E' situata all'interno di piazza Fontana.
Questa piazza viene ricordata soprattutto per l'attentato
terroristico del 1969, dove una bomba esplosa dentro
la Banca Nazionale dell'Agricoltura causo la morte
di 16 persone e il ferimento di altre 88.
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