Il Naviglio Pavese nasce a Milano, si estende dalla Darsena
di Porta Ticinese, proseguendo a Sud nel territorio del pavese,
fino alla confluenza con il Ticino, dopo aver attraversato
la città di Pavia.
Fu iniziato nel 1564, ma dopo solo vent'anni la costruzione fu interrotta
alla seconda conca, appena fuori Milano.
Tale conca prese il nome di Conca Fallata, cioè sbagliata, perché
per oltre due secoli non servì a nulla.
Infatti la costruzione non veniva ripresa, un po' per le difficoltà tecniche,
un po' per l'opposizione dei commercianti di Pavia che temevano che
un collegamento diretto tra Milano e il Ticino avrebbe messo in crisi
i commerci della città.
Solo nel 1807 i lavori ripresero, e il Naviglio fu inaugurato nel 1819.
Fa parte dell’antico sistema dei navigli lombardi, è lungo circa 33 km
su cui si susseguono 14 conche per il superamento del dislivello.
Attualmente al ruolo prevalente di grande canale irriguo si associano
quello paesaggistico e specialmente quello ricreativo.
Fino circa alla metà del XX secolo fu intensamente utilizzato
per la navigazione mercantile; gli ultimi barconi da trasporto
lo percorsero nel 1965.
Il Naviglio nel tratto urbano milanese ospita diversi barconi,
un tempo utilizzati per il trasporto della sabbia,
ora dehors di ristoranti e birrerie, frequentati da clienti,
soprattutto giovani, fino ad ora tarda della notte.
Il naviglio è un tipico canale artificiale a deflusso lento, caratterizzato
dalla grande monotonia ambientale.
L’alveo ha una sezione trasversale trapezoidale assolutamente regolare
e altrettanto omogenei sono lo sviluppo longitudinale e il profilo di fondo.
Conseguenza diretta di queste caratteristiche sono la costanza
della profondità d’acqua, della velocità di corrente e della natura
dei sedimenti prevalenti.
1 commento:
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