Porta Vittoria, collocata nell'attuale Piazza Cinque Giornate,
fu ribattezzata così nel 1861, dopo l'Unità d'Italia,
per ricordare la vittoria.
Prima di quella precisa occasione veniva chiamata Porta Tosa
ed era la porta più orientale delle mura spagnole della città.
L'arco della via di accesso al capoluogo meneghino,
rifatto dal Piermarini nel 1780,
rifatto dal Piermarini nel 1780,
con una forma semplice e disadorna,
oggi non esiste più perchè demolito.
Inoltre, nel 1881 venne indetto un concorso per il progetto
Inoltre, nel 1881 venne indetto un concorso per il progetto
di un monumento a ricordo degli avvenimenti del 1848,
che celebrasse lo sforzo unitario del popolo italiano per la libertà.
Fu prescelto Giuseppe Grandi, maestro dell'impressionismo
lombardo e della scapigliatura milanese.
Il suo monumento, un obelisco bronzeo, costruito in tredici anni,
poggia su una base di granito di Svezia,
contornato da cinque figure femminili.
Inaugurato nel 1895, nella sua cripta si conservano le ossa
dei caduti delle cinque giornate,
uno degli episodi più gloriosi del Risorgimento italiano.
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