Porta Venezia è costituita da due edifici simmetrici,
in stile neoclassico, attraversati dall'animatissimo omonimo corso.
Fu restaurata dal Piermarini verso fine ottocento;
nel 1806 il suo progetto venne ripreso da un suo allievo,
l'architetto Luigi Cagnola, ma nessuno dei due completò mai l'opera.
Solo con l'architetto bresciano Rodolfo Vantini, nel 1828,
avremo la conclusione del complesso, fino a quel tempo incomputo.
Prima del 1859 veniva chiamata Porta Orientale,
la quale metteva in comunicazione la città di Milano
con la Brianza e con la strada che conduceva a Bergano.
Successivamente venne ribattezzata Porta Venezia,
come segno di speranza per la prossima liberazione
della città di Venezia dall'assedio austriaco.
Svolge un ruolo importante, a partire dal 1964, anno dell'inaugurazione
della fermata metropolitana, come nodo nevralgico
per gli spostamenti milanesi.
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